Diego e Lucia

Diego e Lucia

mercoledì 18 agosto 2010

Il punto di vista del tassista

Dopo quattro settimane di convivenza, le novità scarseggiano -sopratutto in vista del grande evento per tutti e 4, l'arrivo/rientro in Italia. Le giornate passano all'insegna delle tappe burocratiche necessarie a completare l'iter della documentazione, dei pasti, dei divertimenti e di lavoro al computer per noi due. Ieri un autista è andato al La Dorada a prendere i nuovi certificati di nascita, che sono stati consegnati oggi mercoledì 18 agosto al'ICBF di Manizales e spediti all'ICBF di Bogotà per prepare la certificazione di conformità necessaria ad ottenere il visto di ingresso in Italia per i bambini. Domani andiamo a fare i passaporti di Miguel e Brayan, e domenica o lunedì ci trasferimao a Bogotà per completare il tutto. Non bastasse la mole di documenti da preparare, ci si è messo anche il periodo di alta stagione dei voli per l'Europa, per cui sarà difficile trovare 4 posti prima del 31 agosto (noi abbiamo trovato posto il 31, ma siamo incerti se confermare prima di avere i visti in mano).
Purtroppo piove quasi ogni giorno, ed i bambini in casa soffrono (adesso stiamo in un condominio recintato con campetto di calcio, il che li rende molto felici quando possono stare fuori) -per cui dobbiamo invertarci di tutto e facciamo parecchi spostamenti al giorno in taxi. Dopo decine di viaggi in taxi, abbiamo realizzato che il tassista riflette un pò la visione generale della popolazione locale verso l'adozione internazionale -essendo una persona che per 10-20 minuti o più condivide uno spazio stretto con questa strana famiglia (nel nostro caso, 2 bambini evidentemente autoctoni e 2 genitori di cui la mamma non è sicuramente autoctona - sulla mia origine sono più incerti!). Cerchiamo di fare una sintesi delle tipologie dei tassisti e del loro punto di vista. La più frequente è sicuramente quella del tassista che fa finta di niente con noi genitori adottivi, ma incomincia a dialogare in spagnolo con i bambini. In questa situazione Miguel tace o risponde a monosillabi, mentre Brayan (il più piccolo) inizia a parlare e non la smette più. Poi ci sono i tassisti più intraprendenti, quelli che pensano che i bambini sono colombiani e quindi loro (i tassisti) sono autorizzati a chiedere quel che gli passa per la testa. Di fronte al più "impiccione" di questa categoria, cioè uno che si è messo a fare domande dirette tipo "avete incontrato i genitori dei bambini prima di adottarli?", Brayan gli ha detto direttamente: "noi siamo dell'ICBF, loro sono italiani e ci hanno adottato". Fantastico, la conversazione è finita lì. Un'altra categoria è quella dei tassisti paternalisti, quella che si sente in dovere di fare le raccomandazioni ai bambini perchè sono tanto fortunati ad avere due genitori che si prendono cura di loro e li portano in un paese ricco e quindi devono comportarsi bene (in questo caso la risposta di Brayan è "..con amor y respecto"). Anche in questo caso, Miguel partecipa il meno possibile alla conversazione/monologo, mentre Brayan si lancia in varie considerazioni (che passano dal fatto che siamo medici a quello che farà in Italia etc). Ultimamente, Brayan incomincia a chiedere ai tassisti se parlano italiano e inizia subito una litania delle parole e dei numeri che conosce con tanto di traduzione spagnolo-italiano. Oggi non capivo cosa mi chiedeva il tassista, lui si è imtromesso dicendo che sapeva un pò di italiano e poteva spiegarmi la questione.
Dopo un centinaio di viaggi in taxi con i bambini siamo arrivati a queste conclusioni: se il punto di vista dei tassisti rappresenta quello della popolazione generale, gli abitanti di manizales ci sembrano molto solidali con i genitori adottivi stranieri e partecipano caldamente -anche se non richiesti- al processo adottivo; le differenti reazioni di Miguel e Brayan dimostrano il diverso livello di consapevolezza del loro percorso esistenziale e, quindi, delle ferite che i nostri due bambini si portano dentro. Chissà cosa succederà con i tassisti italiani, non vediamo l'ora di sperimentarlo!
Hasta manana o post-manana
Diego & Lucia

3 commenti:

  1. Sicuramente positiva la solidarità dei tassisti con i genitori adottivi...la loro curiosità è giustificata....e i bambini sono formidabili!!!quanto sono svegli!!!non gli sfugge nulla!!!Fortunatamente con i tassisti italiani ...risponderete anche voi!!!Vi auguriamo un rapido e piacevole rientro a tutti Claudia e Riccardo

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  2. Eh beh anche in Italia poi vi sono tassisti e tassisti: non dimenticherete proprio voi la figura der Tassinaro de Roma! Mi piacerebbe davvero osservare l'intraprendenza e sentire le risposte di Brayan ad uno di loro! Una scena da non perdere in spagnolo-romanesco!
    Antonella

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  3. Carissimi Diego,Lucia, Miguel e Brayan

    con l'augurio di un piacevole viaggio e ritorno a casa, un abbraccio a tutti da Amleto e Bianca. A presto.

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