Rieccoci a raccontare le nostre giornate, dopo un piccolo black out dovuto al ritorno a Manizales dopo la bella vacanza al mare a Cartagena, il cambio di casa a Manizales (adesso stiamo in un appartamento di un'amica di Angela, il nostro avvocato) e il ri-adattamento all'altura. Infatti, Manizales è a 2.200 mt, e arrivando dal mare in poche ore si può soffrire del così detto mal di montagna, dovuto al mancato adattamento dell'organismo alla ridotta pressione atmosferica. Così per due giorni abbiamo sofferto di cefalea, malessere e lieve dispnea da sforzo. In più siamo arrivati in una nuova casa, (la terza!) in un nuovo quartiere da conoscere, i bagagli da sistemare, il bucato da fare, ecc. ecc. Ora è tutto passato, siamo in forma.
Venerdì 13 abbiamo ottenuto dal tribunale di Manizales il decreto che sancisce definitivamente l'adozione, quindi un altra importante tappa è stata raggiunta. Da ora è iniziato il conto alla rovescia, non vediamo l'ora di tornare a CASA.
Anche i bambini sono eccitati all'idea di partire per l'Italia e da quando li abbiamo portati a fare le foto per i passaporti ne parliamo continuamente. Sono contenti di vedere e riconoscere i nostri familiari (e sopratutto Yuri, il nostro cane) con Skype. Poi fantasticano su come sarà la loro casa e la loro vita in Italia. Hanno anche formulato delle precise richieste. Miguel ha chiesto nell'ordine: una bicicletta, una moto ( piccola), uno skate bord, una camera tutta per lui con televisione e con bagno privato (a questa richiesta risata sonora di Diego), e andare a pesca con il nonno Giuseppe. Brayan invece ha chiesto: di fare la Prima Comunione, di festeggiare il compleanno con la torta con le candele e gli amici, di vestirsi a Natale con giacca a vento, sciarpa, cappellino di lana con pon pon e di andare a cantare le canzoncine natalizie sotto la neve ( lo ha visto in TV), una bicicletta, di andare in motagna sulla neve da nonno Francesco. Noi siamo divertiti di questo, ma anche leggermente preoccupati ( la nota sindrome del Genitore Bancomat ) per cui cerchiamo di inserire nelle discussioni e nei racconti serali anche il concetto di studio, lavoro, educazione, merito, valore del denaro.
Per darvi un'iea di come procede la relativa presa delle misure (noi di loro e loro di noi), vi raccontiamo questa piccola scenetta. Ristorante dell'hotel di Cartagena, Diego particolarmente pressante nell'impartire a tutti elementi di principi nutrizionali (la storia dell'equilibrio fra proteine, vitamine, glucidi ecc, vecchio cavallo di battaglia professionale). Tutto bene, i bimbi un pò stressati, ma ubbidienti (pur di finirla presto e di andare tutti in piscina o in spiaggia) Prova buffet superata discretamente, fino a quando compare il dolce - non uno qualsiasi ma quello che piace a Diego. Panico: è arrivato il paventato momento di incoerenza educativa in cui tutti si cade. Diego, che poco prima aveva detto ai bimbi che non potevano mangiare troppo pollo e patate, si presenta al tavolo con una quantità di dolci atta a sfamare mezza sala. Sguardo perplesso di Brayan e Miguel (ma questo ci fa o ci è, si direbbe a Roma), assaggiano un dolce (al momento non vanno matti per i dolci) e poi dicono che basta, si va in piscina. Diego non ci sente, e mentre azzanna l'ennesimo pasticcino sente Brayan che gli dice con l'indice puntato scandendo bene le parole e con la stessa mimica che usa Diego : USTED NUNCA PARE COMER! ( tu non la smetti mai di mangiare!) Da allora Diego mangia dolci nascosto in cucina.
Lucia e Diego